Cultivar

Il nostro olio è un mix di fragranze diverse…

Leccino.

L’olivo leccino si presenta come un albero esteticamente molto gradevole e può raggiungere grandi dimensioni. Una delle sue peculiarità e il fatto di avere rami di tipo cadente che ricordano, in qualche modo, quelli di un salice piangente. La chioma è fitta ed espansa. L’infiorescenza è piuttosto corta e di fiori grandi. La maturazione è precoce e le olive, presenti in gruppetti di 3-5, Non oppongono molta resistenza al distacco. La produzione stagionale di olive di questa varietà è molto alta e sono spesso piuttosto grosse. Questo Olivo possiede caratteristiche che non si trovano in altre varietà. Si distingue prima di tutto, perché, durante i mesi invernali, è capace di sopportare temperature abbastanza basse. Questa pianta, nata in Toscana, è certamente una delle varietà più rustiche tra quelle coltivate nel nostro paese.

Frantoiano.

L’olivo frantoio è una particolare varietà di olivo di origine Toscana ma che attualmente è diffusa su tutto il territorio nazionale. È apprezzato per la sua produttività e per le qualità organolettiche che caratterizzano l’olio che si ricava dai suoi frutti. Le piante di frantoiano hanno una grandezza intermedia e la chioma è molto più larga rispetto alle altre varietà. La ramificazione è nodosa e abbastanza intricata. Non è un albero che necessita di molte cure e nemmeno deve essere coltivato seguendo particolari tecniche colturali. Tuttavia è abbastanza sensibile alle Basse temperature rispetto al leccino o ad altre varietà italiane. Se in un Oliveto sono presenti sia Olivi frantoio che altre varietà, la mosca olearia preferirà infestare le altre specie. 

Moraiolo.

L’olivo moraiolo è una cultivar tipica della Toscana, ma si sviluppa anche nelle principali aree olivicole delle regioni centrali, grazie alla sua alta adattabilità con i diversi pH del terreno. Ad ogni modo la cultivar si sviluppa maggiormente in zone collinari, un po’ come tutte le altre varietà, che hanno terreni ad alta densità. L’elevata resistenza al distacco dell’oliva dal ramo fruttifero, rende necessaria la raccolta per mezzo di macchine. La costante produttività l’adattabilità a terreni sciolti o privi di scheletro, e la resistenza alle basse temperature, fanno sì che questo olivo venga utilizzato anche per i nuovi impianti. La pianta ha una chioma di sviluppo medio, non troppo folta, con un portamento assurgente e un fusto tendenzialmente eretto. La foglia è corta, con una dimensione che non supera i 2,5 mm, di forma ellittica ed una colorazione verde intenso. La superficie della lamina è piatta ed ha una curvatura aperta con una apicale acuto.

Leccio del corno.

Le pianta di Leccio del Corno di media vigoria, possono contare su un portamento espanso, nonché su una chioma che arriva ad essere decisamente folta. I fiori si caratterizzano per essere autosterili e per allegare hanno la necessità di ricevere dell’impollinazione incrociata che si verifica nella maggior parte dei casi, con tante altre varietà che, di solito, vengono coltivate all’interno della Regione Toscana, come ad esempio il frantoio, così come il moraiolo, piuttosto che il leccino o il maurino. La fruttificazione della pianta di Leccio del Corno si caratterizza per essere, in gran parte dei casi, decisamente alta, ma al tempo stesso, riesce anche ad essere piuttosto costante. I frutti di questa varietà di olivo si caratterizzano per maturare in modo estremamente lento e, al tempo stesso, per rimanere con una colorazione verde per lunghi periodi di tempo. L’olio che viene ricavato da queste particolari olive si caratterizza, senza ombra di dubbio, per avere delle qualità organolettiche davvero molto importanti e rinomate.